Lamusta: “L’emergenza non si affronta solo con i contributi. Restiamo ancora in attesa di incontro”

Nel comunicato del SUNIA nessuno ha messo in dubbio la corresponsione di indennizzi in merito al fondo morosità o il pagamento di contributi per i nuclei famigliari in condizioni di disagio, e pertanto la risposta piccata dell’amministrazione comunale di Taranto è davvero incomprensibile, così come resta incomprensibile il fatto che dallo scorso 23 settembre nessuna convocazione da parte dell’ente comunale è arrivata all’indirizzo delle organizzazioni sindacali in merito all’emergenza abitativa del territorio, considerato inoltre che proprio in merito all’ipotesi di Accordo per il canone concordato lo stesso, già condiviso a livello nazionale,  è in possesso del Comune ormai da tempo, consegnato sia al segretario generale dell’ente che alla stessa Assessore Viggiano, nonché a tutti i componenti il tavolo. Dunque nessuna inadempienza da parte delle organizzazioni sindacali, che invece avevano addirittura plaudito all’intendimento dell’assessore di ulteriore riduzione dell’IMU per i proprietari di case che avessero perseguito la strada del canone concordato.

La controreplica del segretario del SUNIA di Taranto Luigi Lamusta, agli assessori Viggiano e Scarpati, non si è fatta attendere.

L’emergenza abitativa non è fatta solo di contributi da elargire – dice Lamusta – anche se forse sarebbe utile ricordare agli assessori competenti che ad esempio le domande contributo fitto per il 2015 non sono state ancora evase, ma l’emergenza ha bisogno di tavoli di pianificazione e coo-pianificazione che continuano ad essere assenti.

Tranne l’incontro del 23 settembre peraltro dedicato all’accordo sul canone concordato, dunque l’amministrazione comunale non avrebbe mai più incontrato i sindacati degli inquilini e assegnatari in nessuna altra occasione.

Eppure ci sarebbe il Piano Casa da discutere, come ci sarebbe da approfondire il tema del regolamento sulla gestione dell’emergenza abitativa – continua Lamusta – un confronto che proprio prima del finire della precedente legislatura consiliare ci consentì di approdare invece con l’allora Assessore Scasciamacchia,  al bando sui contributi che dunque nacque prima dell’incarico affidato ai due assessori Scarpati e Viggiano.

Speriamo dunque che questa volta si possa discutere sul merito delle questioni senza dover leggere l’elenco delle cose fatte e che peraltro rappresentano una non novità nel panorama delle urgenze che riguardano il settore – conclude Lamusta – per questa ragione attendiamo ancora fiduciosi una convocazione a Palazzo di città o nelle sedi che l’assessore al Patrimonio Viggiano riterrà opportune.

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